La mia Medusa

Ho camminato tra quei boschi sin dalle prime ore del mattino.

Ricordo quella sottile pioggia che cadeva lentamente dal cielo grigio.

Si respirava una serenità particolare, poche volte provata, dovuta forse anche dal profumo che quel bosco emanava.

La primavera quell'anno tardava ad arrivare.

Come spiriti il bosco era vissuto da anime in marmo, statue che mi guardavano, mi seguivano, mi scrutavano con occhi assenti.

Più camminavo più il roboante canto del fiume mi annunciava che la meta era vicina.

Nella natura più nordica che si possa immaginare compariva un mostro mitologico che si contorceva per raggiungere l'altra sponda del fiume.

Anch'esso cristallizzato. trasformato in scultura.

The Twist_BIG

Jevnaker, Norvegia_2019

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La mia fenice